Estate Aspa 2007…l’esserci ancora!


di Maurizio Garotti & Stefania Chimento

Così come in tutte le cose umane, anche il mondo del volontariato presenta tante voci non rigorosamente coincidenti tra loro: guai se l’esercizio critico di ognuno si risolvesse in una ripetizione monocorde e il pensiero unico trionfasse sulla necessaria diversità! Difatti, ci sono “associazioni” che si possono vantare dopo dieci anni di attività sul territorio di Acri, di aver “creato la cultura del volontariato” (sic!) e chi, come noi dell’Aspa, dopo quasi dodici anni di ininterrotta laboriosità, possiamo menare un solo e unico vanto: quello di esserci ancora. Non è banale o superfluo dire che esserci è un merito, poiché spesso si dà per scontato che il volontariato ci sia sempre e comunque, invece non è così! “Il volontariato c’è perché vuole”. Darlo per scontato significa non avere la capacità di immaginarsi un mondo senza di esso; anche in una realtà come Acri, dove di frequente lo Stato o l’Ente Comune non riescono ad offrire al cittadino quei sacrosanti servizi sociali di cui avrebbe diritto, se non ci fossero i volontari…immaginiamoci come finirebbe! Il nostro esserci arriva da quando, 12 anni fa, un gruppo di persone sentì dei bisogni sociali sul territorio di Acri che non avevano risposte, che non venivano soddisfatti da nessuno e, per rispondervi, nacque l’ASPA. Germogliò totalmente radicata sul territorio di appartenenza, agendo principalmente (e spesso unicamente) per i cittadini di Acri; offrendo lavoro gratuito nell’Assistenza, nei Trasporti Sanitari, nella Protezione Civile, sempre in regime di volontariato ed, eventualmente, in convenzione con Enti Pubblici e quando queste convenzioni potevano figurare un allontanamento dal territorio di nascita, rifiutarle categoricamente. Un discorso importante questo, perché anche sul sociale si sta facendo spazio l’inesorabile meccanismo della gara al massimo ribasso per affidare i servizi, dove la qualità dell’incarico, la preparazione e la “professionalità” del volontario viene subordinata al costo monetario dell’intervento. Meccanismo che, naturalmente, una Pubblica Assistenza come l’Aspa rifiuta; in quanto la nostra associazione dà una mano quando serve e fin dove può; siamo consapevoli di avere, dopo quasi dodici anni di presenza su Acri, nel profondo una responsabilità sociale nei confronti della cittadinanza, ma siamo allo stesso tempo consci che tale responsabilità non deve farci diventare impresa di servizi, poiché sappiamo che se in questi anni più di 900 cittadini sono stati iscritti alla nostra associazione, di cui circa 200 rinnovano regolarmente la tessera annuale; se migliaia sono stati i trasporti sanitari e se la nascita della postazione del 118 acrese e dell’assistenza domiciliare agli anziani è passata da noi, con il nostro archivio che è un testimone storico di indubbio valore; se questa è l’effettiva realtà, la cosa più vera e certa che possiamo dire di noi, perché suffragata dai fatti, è che abbiamo contribuito alla maturazione civica dei cittadini e di noi stessi, attualmente anche attraverso i Progetti di Servizio Civile Nazionale. Insomma, in questi anni abbiamo avuto la forza e l’intelligenza di non lasciarci schiacciare dai servizi offerti ma, nel rispetto dei valori fondanti dell’Associazione, avere una vita associativa ricca e versatile anche nella dirigenza che non è mai stata rigida e assoluta, operando un coinvolgimento sociale, nel fare insieme, nella solidarietà e nella libertà di poter adoperarsi per iniziative che, ad un primo sguardo, si discostavano da quelli che sono i tipici settori di intervento, ma che avevano e hanno lo scopo di coinvolgere e di promuovere attività sociali che di molto possono accrescere il reale e unico capitale che è la forza dell’Aspa: i Volontari. Un cammino importante il nostro, anche nel panorama nazionale del Volontariato appartenendo e riconoscendoci in un movimento nazionale quale è l’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) e nei valori universali come la libertà, la democrazia, la gratuità, l’uguaglianza, la mutualità e, non in ultimo, la laicità, valore questo che ha significato sempre e comunque l’apertura a tutti, senza distinzione di sesso, ceto sociale, appartenenza politica o altro. Attività varie abbiamo detto, a volte diverse dai specifici servizi di assistenza e trasporto sanitario che da sempre garantiamo; attività che verranno illustrate in piazza Purgatorio il 14 e 15 settembre, durante l’ormai tradizionale festa di fine Estate, dove faremo conoscere quanto fatto, tra cui l’importante iniziativa avviata con Anpas di sostegno a distanza in Gambia, che presuppone la formula sperimentale che affianca al sostegno a distanza dei bambini in difficoltà, lo sviluppo della comunità di appartenenza del bambino stesso, in modo che comunità e bambino crescano insieme. L’Aspa ha già la sua bambina di quattro anni di età, di nome Sutay e con poco più di 0,60 centesimi di euro al giorno (€ 250,00 l’anno) le viene garantito assistenza ed educazione scolastica e sociale, nella speranza di un futuro migliore. Le serate avranno il seguente programma: · 14-15 SETTEMBRE ore 18:00 - Presentazione iniziative a sostegno dell’infanzia; - Giochi per bambini; - Illustrazione Attività Sociale ASPA; - Stand informativo AVIS-Acri. · 14 SETTEMBRE ore 21:00 - Gruppo musicale a sorpresa. · 15 SETTEMBRE ore 21:00 - Gruppo musicale CHOREARUM. Per quanti volessero saperne di più sull’adozione a distanza in Gambia; sui valori di Anpas e di Aspa; possono consultare i siti www.aspacri.it e www.anpas.org. Altresì, per maggiore approfondimento si può visionare il DVD “Volontari del Soccorso d’Emergenza” prodotto dalla Colombre su un Progetto della Fondazione CRT e della Regione Piemonte, nonché consultare il link: http://www.colombre.it/faustocasini

Pubblicata il 10/9/2007
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